lunedì 30 novembre 2009

Puttanesca di baccalà

Questo si che è un sughetto che da molta soddisfazione...E' succulento, saporito e veloce da fare .... a patto che si compri il baccalà già dissalato. No, non è il mio caso... sotto questo punto di vista sono un'pò masochista e ci tengo sempre a partire dal prodotto ancora integro...


Per cui mi sciroppo tre lunghi giorni di dissalamento dai quali ormai non posso prescindere se si tratta di baccalà. Lo so è scomodo ma mi piace fare le cose alla vecchia maniera...sotto alcuni punti di vista mi mette in contatto con la vera cucina, quella di casa, quella delle attese, quella del ricordo ed a volte un piatto più sospirato e più atteso sembra quasi più gustoso :)
Bhè ora bando alle ciance e via con la ricettina....

Ingredienti:

350 g di linguine
1/2 tazza di passata di pomodoro
1 trancio di baccalà sotto sale
20 olive taggiasche
20 capperi sotto sale
1 spicchio di aglio
1 piccolo peperoncino
una manciata di prezzemolo fresco
olio evo e sale q.b.




Procedimento:

Dissalare il baccalà per tre giorni cambiando frequentemente l'acqua...o comprarlo già dissalato (...so già cosa state pensando :p). Tuffarlo in acqua bollente e scolarlo dopo tre minuti. Deliscarlo e togliere la pelle. Nel frattempo far rosolare in una padella con poco olio evo uno spicchio d'aglio, appena inizia a dorare toglierlo ed aggiungere il baccalà a bocconcini, con un trito finissimo di capperi ed olive taggiasche. Unire dopo qualche minuto la salsa, il peperoncino ed aggiustare di sale se necessita. Solo alla fine, prima di mantecare le linguine, aggiungere un trito di prezzemolo freschissimo.


domenica 29 novembre 2009

Girelle di pane alle alghe e sesamo

Era tanto tempo che avevo in mente di fare una sorta di torta di rose con le alghe.... Poi ieri decisa nel mio intento ho iniziato a tirar fuori dalla dispensa tutti gli ingredienti quando, aprendo il frigo, mi accorgo che il lievito di birra era scaduto. La pasta madre era a rinfrescare pertanto non avrei potuto usarla...ma ormai avevo in testa la ricetta e non volevo posticipare nuovamente....allo stesso tempo era troppa la pigrizia per uscire a comprare un nuovo lievito....Così, in casi di emergenza come questi, ho sempre in dispensa del lievito naturale secco, acquistato al Naturasì, per cui gli ho reso onore!!!
Queste girelle sono una vera soddisfazione, piacciono anche a chi non ama molto le alghe anche perchè ne potrete mettere della quantità che più vi sembra opportuna.
Sono ottime per accompagnare degli affettati (veg e non), formaggi e salsine, ma sono goduriosi anche mangiati da soli come fingerfood.




Ingredienti:

Per l'impasto:

250 g di farina
5 bg di lievito secco (un cucchiaino da caffè)
125 g acqua circaa
10 g. di olio evo
1 cucchiaino di malto (o miele)
2 cucchiaini (rasi) di sale


Per la farcitura:

alghe nori in fiocchi q.b.
sesamo bianco q.b.
olio evo q.b.
sale integrale q.b.
pecorino romano bio q.b.




Procedimento:

Sciogliere il malto ed il lievito in 125 g di acqua tiepida. Lasciar riposare 5/10 minuti. Aggiungere tutti gli altri ingredienti e farli amalgamare bene. L'impasto dovrà risultare non troppo duro ma compatto e morbido, si dovrà appena attaccare alle mani. Stenderlo dello spessore di un centimetro, aiutandosi con un matterello, e spolverizzare sopra olio evo, sale, pecorino romano bio grattugiato, alghe nori in fiocchi e sesamo bianco. Non vi do dosi precise perchè dipende dai vostri gusti se vorrete che prevarichi il sesamo, le alghe o il pecorino. Il mio era un insieme piuttosto bilanciato ma la prossima volta abbonderò più in alghe e sesamo. Arrotolare dal lato lungo l'impasto, affettare le rondelle tutte alla stessa altezza (...insomma più o meno...) e posizionarle vicine in una teglia precedentemente oliata. Lasciar lievitare 2/3 ore ed infornare a 160° fino a doratura...E' vero le mie sono un pò pallide, ma che bontà!!!

sabato 28 novembre 2009

Aglio sott'olio

Dopo la zuppa di aglio non poteva mancare questo fingerfood che da lungo tempo volevo provare a riprodurre...Già perchè fino a quando non ho sperimentato questa ricetta l'aglio sott'olio mi limitavo a comperarlo... Ma sappiamo tutti in che olio vengono conservati gli alimenti industriali, per cui mi son fatta coraggio ed ho testato di persona. Devo dire che il procedimento è stato più veloce di quanto credevo! Ho visto che riscuote anche un notevole successo durante gli aperitivi e poi l'aglio fa davvero molto bene, per cui eccovi la ricetta collaudata ed approvata dalla sottoscritta ;)


Ingredienti:

100 g di aglio
2 bicchieri di acqua
1 bicchiere e 1/2 di aceto di mele
1 cucchiaio di sale integrale
3/4 foglie di alloro
5/6 grani di pepe nero
olio evo q.b.
aromi (vari tipi di pepe, bacche di ginepro, coriandolo, semi di cumino, semi di finocchio e senape nera)

Procedimento:

Pulire l'aglio dalle bucce esterne, bollirlo 10 minuti in acqua, aceto di mele, sale, alloro e pepe nero. Scolarlo ed asciugarlo. Mettere i vari spicchi di aglio in un barattolo sterilizzato con olio evo ed aromi a vostro piacere, io ho usato: pepe di sichuan, pepe selvatico del madagascar e pepe bianco, semi di senape nera, cumino e finocchio, bacche di ginepro ed erbette tipo provenzale. Perfetto se servito come fingerfoof insieme a una buona bottiglia di bollicine. Può essere conservato per varie settimane sott'olio.

venerdì 27 novembre 2009

Potage di daikon e castagne

Dovete sapere che amo le novità, gli accostamenti di cibo inconsueti e la creatività culinaria. Dopotutto nasco artista che per esigenza nella vita fa ben altro per mangiare....
Questa mia curiosità del "diverso" mi ha portato già da ragazzina ad accostarmi a cibi che allora potevano essere davvero inconsueti, ricordo che comperavo le bistecche di soya le portavo a casa e mia madre, disperata, non sapeva come cucinarle! Quante risate...
Nella mia sperimentazione culinaria, che ovviamente non prevede libri di ricette che puntualmente non riesco a seguire (... ahime, ecco perchè i dolci non vengono mai bene!!!...) recentemente mi sono imbattuta in questo abbinamento che mi ha stupito non poco: castagne e daikon. Già a dirlo così sembrerebbe che le due cose tra loro non c'azzeccano proprio invece devo dire che insieme creano un aroma del tutto nuovo e molto gradevole.
Non so dirvi se sarebbe preferibile servirlo come dolce (aggiungendo del malto) o come zuppa di apertura pasto, visto che effettivamente il sapore rimane dolciastro. Io ho scelto la versione salata anche se rimane il retrogusto dolciastro molto gradevole.
Spero di essere riuscita a farvi immaginare questo strano accostamento....Per tutti quei (forse pochi) temerari che volessero provare a capire di che sto parlando...eccovi la ricetta :)


Ingredienti per due perzone:

1 daikon
15 castagne
1/4 di cipolla rossa
un pizzico di sale
olio evo
pepe bianco

Procedimento:

Non c'è niente di più semplice: mettere a bollire (in pentola a pressione) le castagne per circa 15 minuti dal sibilo (senza pentola a pressione raddoppiate i tempi di cottura!) con un pizzico di sale.
Ne frattempo bollire in acqua leggermente salata il daikon mondato e tagliato a tocchettini e la cipolla tagliata grossolanamente. Scolare le verdure, pulire dalle bucce le castagne ed unirle alle prime frullando il tutto con l'aggiunta di sale, olio evo e pepe bianco. Se il composto è troppo denso aggiungere l'acqua di cottura del daikon. Va servito caldo ad inizio pasto.

giovedì 26 novembre 2009

Parmigiana di zucchine vegetariana

Penserete mica che mi sono impazzita? ... E' vero, quì trovate sempre ricette dietetiche e molto limitate nei grassi, ma ogni tanto uno sgarro ci vuole!!! Non farà bene alla linea o al nostro colesterolo, ma ne godranno le nostre papille gustative (...almeno quelle!...) e poi è inverno e ce lo possiamo anche permettere :)
La parmigiana è uno di quei piatti unici che amo di più, in casa mia veniva cucinata con un sugo di ragù...prima che eliminassi la carne dalla mia vita :)
Vi dirò che con un sughetto "semplice" è molto più buona e leggera.


Ingredienti per quattro persone:

3 zucchine grandi o quattro piccole
1 lt di passata di pomodoro
olio evo q.b.
sale e peperoncino q.b.
parmigiano reggiano grattugiato q.b.
una cipolla piccola rossa
origano secco q.b.
olio di girasole per friggere

Per la pastella:

farina q.b.
un uovo
acqua gelata q.b.
un pizzico di sale



Procedimento:

Come prima cosa vanno lavate, mondate e tagliate sottilmente (dal senso della lunghezza) le zucchine. Creare una pastella con un uovo, farina, acqua ed un pizzico di sale. Non do dosi precise ma deve risultare una pastella fluida e molto molto fredda (tenetela nel frigo fino al momento di friggere). Per il sugo niente di più facile e soprattutto niente soffritto: cuocere, a fuoco lento, in una pentola di acciaio il pomodoro con sale, peperoncino, olio, origano ed una cipolla divisa in due. Lasciar andare per almeno mezz'ora fino ad un'ora, dopodichè eliminare la cipolla che avrà rilasciato nel frattempo il suo sapore. Quando il sughetto è pronto friggere le zucchine pastellate in olio profondo, scolarle e salarle leggermente. Adagiarle in una pirofila, aggiungere il pomodoro, il parmigiano grattugiato, altre zucchine e via di seguito creando al massimo tre strati. Finire con il parmigiano ed infornare a 180 ° finchè la superficie non si dorerà. E' buonissima anche il giorno successivo e può essere congelata.

martedì 24 novembre 2009

Erbette amare tiepide

Sarò strana, strana, strana, ma a me le verdure cotte piacciono da impazzire. Vi basti pensare che nella mia pizzeria preferita il mio antipasto fisso da un anno e mezzo a questa parte sono le verdure (spinaci, erbette amare o quello che passa il convento al momento) bollite e ripassate in padella con olio e aglio!
Già è una di quelle cose che mi fa venire l'acquolina alla bocca! Essendo così golosa di verdute "ripassate" in padella spesso le mangio anche a casa. Queste sono più sfiziose perchè ho usato anche l'alicetta (altro ingrediente che mi fa impazzire :)



Ingredienti:


1 mazzetto di verdura amara (tipo catalogna)
1/2 alici dissalate
olio evo 3 cucchiai
2/3 pomodorini secchi
sale q.b.

Procedimento:

Pulire la verdura dalle coste più dure e recuperare il fogliame. Scottarla in acqua bollente per pochissimi minuti. Scolarla e passarla sotto l'acqua fredda per mantenere il colore intenso. Scaldare in una padella di acciaio con fondo alto dell'olio con aglio ed alici dissalate (io non soffriggo ma attendo il tempo necessario affinchè l'olio prenda il profumo dell'aglio) togliere l'aglio appena dorato e far sciogliere l'alice con l'aiuto di una forchetta. Aggiungere i pomodori secchi precedentemente ammollati tagliati sottilmente. Unire la verdura, il sale e far cuocere qualche minuto. Va servita ancora croccante, magari accompagnata da una buona bruschetta.

domenica 22 novembre 2009

Risotto con cime di rapa

Carissimi, come avrete notato sono latitante da qualche giorno.
Purtroppo il mio pc ha deciso di censurarmi per cui si accende ma il monitor si è oscurato...si si avete capito bene: buio totale!!....
Quindi nella delirante speranza di tornare alla normalità fra un paio di settimane farò capolino quando mi è possibile con i pochi mezzi di fortuna a mia disposizione ;p
Tornando alla ricettuzza di cui sopra...confesso che le orecchiette con le cime di rapa sono una delle mie paste asciutte preferite. Allora in un momento di delirio risottifero mi son chiesta "Perchè non farci un risotto?".
...Bhe dopo averlo assaggiato, ancora un pò in estasi, la prima domanda è stata "perchè non ci ho pensato prima?"...Unica divagazione sul tema è il pimenton de la vera... il buonissimo peperoncino affumicato del quale vi ho parlato quì.


Ingredienti per due persone:

1 tazza di riso integrale
un mazzetto di cime di rapa
2/3 alici
2 spicchi di aglio
sale, olio evo q.b.
pimenton de la vera q.b.
acqua leggermente salata q.b.



Procedimento:

Soffriggere in una pentola di acciaio con fondo alto 2 spicchi di aglio senza camicia. Appena sprigionano il loro olio essenziale eliminarli ed aggiungere le acciughe. Lasciarle sciogliere nell'olio aiutandovi con un utensile di legno. Incorporare le cime di rapa tagliate sottilmente. Far rosolare qualche minuto ed unire il riso. Girare abbondantemente per far mescolare i sapori ed unire piano piano acqua bollente leggermente salata finchè il riso non arriverà a cottura (considerando che con il riso integrale impiega dai 45 minuti all'ora). Solo alla fine, una volta spenta la fiamma, irrorare con pimenton de la vera che donerà alla preparazione un sapore affumicato e gradevolmente piccantino. E' buonissimo anche il giorno successivo opportunamente scaldato!

venerdì 20 novembre 2009

Non la solita pasta e fagioli

"Ecco, e te pareva...mai una cosa normale!..." direte voi. Bhe avete ragione...Ma almeno non annoio o almeno spero :))
Ecco dopo le polpettine a base di miglio vi propino una pasta e fagioli con spaghetti di quinoa scovati al Naturasì...Ovvio che potrete usare una qualsiasi pasta a vostra scelta ;)
(Questa è la pasta che ho usato)


Ingredienti:

170 g di spaghetti di quinoa (by Naturasì)
1/2 bicchiere di passata di pomodoro
1/2 tazza di fagioli rossi secchi
1/2 cipolla
5 cm di alga kombu (o bicarbonato q.b.)
olio evo, sale e peperoncino q.b.



Procedimento:

Mettete in ammollo il giorno prima i fagioli con l'alga kombu (o bicarbonato), se avete poco tempo procuratevi una confezione di precotti preferibilmente sotto vetro. Preparate un trito di cipolla da far soffriggere in poco olio evo, meglio in una pentola di coccio. Nel frattempo bollire i fagioli finchè saranno cotti ma ancora un pò compatti. Scolarli ed aggiungerli al soffritto di cipolla. Passati cinque minuti unire la passata di pomodoro e cuocere per circa un'ora a fiamma bassa possibilmente con spargifiamma. Aggiustare di sale e peperoncino. Appena gli spaghetti sono cotti ripassarli nel sughetto. Il piatto è molto buono anche il giorno successivo, riscaldato.

lunedì 16 novembre 2009

Crocchette di miglio e broccoli

Stò scoprendo un amore folle per le crocchette di miglio che cerco di declinare in qualsiasi versione. Mi piacciono perchè rimangono asciutte e croccanti, si possono condire con verdure di ogni tipo ed il miglio si abbina bene con tutto!!!
Inoltre ho scoperto che: è uno degli alimenti più ricchi di sostanze minerali come ferro, magnesio, fosforo e silicio. E' altresì ricco di proteine ed è considerato benefico per la milza ed il sistema linfatico. Ha inoltre un alto contenuto di acido salicilico, che ha un'azione stimolante sulla pelle, sui capelli, sulle unghie e sullo smalto dei denti. Contiene vitamine del gruppo A e B e il suo alto contenuto di colina e lecitina lo rendono particolarmente adatto alle persone sedentarie; è considerato un ottimo ricostituente.Il miglio ha una composizione simile al frumento, ma non contiene glutine e quindi è adatto nell'alimentazione dei soggetti affetti da morbo celiaco. È l'unico cereale con un effetto alcalinizzante, quindi è indicato per chi soffre di acidità di stomaco.
Per cui vi invito a provare le mie crocchette perchè rimarrete entusiasti e farete bene anche alla vostra salute!!!


Ingredienti per 15 crocchette circa:

1/2 tazza di miglio decorticato
1 piccolo broccolo
sale q.b.
3 cucchiai di parmigiano reggiano
1 piccola mozzarella
peperoncino q.b.
olio evo q.b.

Per la panatura:

1 tazza di pane grattugiato
2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
1 cucchiaio di semi di zucca tritati
sale, peperoncino q.b.
erbe provenzali q.b.


Procedimento:

Il miglio, prima della cottura, deve essere accuratamente lavato per più volte, poi gettata l'acqua del lavaggio, si cuoce in due tazze di acqua ed un pizzico di sale per circa venti minuti.Una volta arrivato a cottura scolarlo sotto l'acqua corrente. Nel frattempo cuocere in acqua leggermente salata le cimette del broccolo. Scolarle e passarle sotto il getto di acqua fredda. Unire al miglio i broccoli, schiacciarli leggermente per farli sfaldare e mescolare bene i due ingredienti, unire il parmigiano, la mozzarella tritata finemente e pressata (per farne uscire il siero), aggiustare di sale e peperoncino. Preparare la panatura mescolando tutti gli ingredienti. Dividere il composto in tante piccole porzioni e formare delle palline ben compatte che passerete nella panatura. Adagiare le crocchette in una teglia coperta da carta da forno, oliare leggermente ed infornare a 180° per circa trenta minuti. Servire le crocchette caldissime come finger food o come antipasto.

domenica 15 novembre 2009

Riso pilaf con verdure

Ecco un piatto salutare ma anche gustoso e saporito. Il riso cotto nel forno è sempre molto appetitoso, soprattutto come in questo caso, se ha reminescenze e profumi orientali.
Ho usato il masala e la curcuma anche perchè da studi recenti sembrerebbero due spezie "benefiche".
** Le radici polverizzate giallo-ocra della curcuma sono l'ingrediente principale del curry o masala. Possiede proprietà coleretiche, colagoghe, è un epatoprotettore, stimolante delle vie biliari, antiossidante, fluidificante del sangue. Effettua una buona azione antinfiammatoria sul tubo digerente oltre a svolgere la funzione di antispasmodica dei muscoli dell'apparato gastrointestinale.
Il masala, noto in occidente con il nome curry, è una miscela, di origine indiana, di spezie pestate nel mortaio. A seconda della formulazione si avrà un curry "mild" ovvero mediamente piccante, o "sweet" ovvero molto piccante, contrariamente a quanto il termine (sweet, dolce) potrebbe far pensare.
La formulazione classica del curry comprende pepe nero, cumino, coriandolo, cannella, curcuma, ma anche chiodi di garofano, zenzero, noce moscata, fieno greco, peperoncino.

Ingredienti per quattro porzioni:

una tazza di riso basmati
un broccolo piccolo
due carote
una zucchina
una cipolla rossa
un peperone
1 porro piccolo
2 cucchiai di piselli
1 bicchiere di acqua calda
1 cucchiaio di dado vegetale
curry (masala) e curcuma q.b.
pepe di sichuan
olio evo q.b.
sale q.b.



Procedimento:

Cuocere la carota, il peperone e il broccolo al vapore ma lasciarli molto al dente. Nel frattempo accendere il forno a 180° e preparare in una pirofila uno strato di cipolle rosse tagliate finemente; aggiungere uno strato di riso, aromatizzare con curry, curcuma e sale a vostro piacimento ed aggiungere le verdure crude e cotte al vapore tagliate a cubetti o a rondelle. Versate un bicchiere caldo di acqua dove precedentemente è stato sciolto un cucchiaio di brodo. Pressare le verdure affinchè si mescolino con il riso e passare un filo d'olio evo e del pepe di sichuan (precedentemente tostato e sminuzzato) in superficie. Infornare finchè non si formerà una crosticina. Se durante la cottura notate che al riso manca il liquido per arrivare a cottura versate altro brodo caldissimo se invece reputate che il liquido sia troppo mentre il piatto è cotto tenete il forno sul ventilato affinchè il riso si asciughi prima di servirlo.

** http://it.wikipedia.org/wiki/Curry
http://it.wikipedia.org/wiki/Curcuma

mercoledì 11 novembre 2009

Cous cous di farro e ceci

Ah!... Questo è un piatto davvero appagante aromatico e suppongo anche salutare ;)
Devo dire che il cous cous lo mangio sempre con piacere ed ogni volta è una scoperta visto che scatena la mia fantasia a più non posso! Questo è un piatto che mi fa pensare un pò all'estate visto che del cous cous ne faccio largo uso in gustose insalate con verdure, ma per la presenza di ceci è anche mooolto invernale.

Ingredienti:

una tazza di ceci secchi
5 cm di alga kombu
1 tazzina da caffè di vino bianco
100 g. di cous cous di farro integrale
una piccola cipolla
una carota
una stecca di rosmarino
qualche foglia di salvia
olio evo, sale e pepe q.b.


Procedimento:

Il giorno prima mettere in ammollo in abbondante acqua una tazza di ceci secchi con l'aggiunta dell'alga Kombu (che renderà più digeribile il legume), se non avete l'alga aggiungete del bicarbonato. Scolare e sciaquare i ceci. Preparare una dadolata di carota e cipolla, soffriggere in pentola a pressione con poco olio evo e l'aggiunta di una tazzina da caffè di vino bianco o se preferite acqua. Appena sfumato il vino aggiungere i ceci, far rosolare, versare una tazza di acqua calda, rosmarino, salvia , sale e chiudere ermeticamente il coperchio. Lasciar cuocere almeno mezz'ora. Nel frattempo sgranare il cous cous con due cucchiai di olio evo e cuocerlo come da istruzioni sulla confezione (con acqua leggermente salata). Una volta portati a cottura i ceci mescolarne una parte al cous cous e posizionarli alla base del piatto di portata. Aggiungere altro cous cous semplice al centro e del pepe nero. E' molto buono, saziante e va mangiato caldo.

lunedì 9 novembre 2009

Quiche porri, zucchine e gamberetti

Le torte salate mi piacciono da impazzire poi sono un'ottimo modo per eliminare ciò che staziona in frigo, risolvono pranzi in ufficio, finger food con gli amici e cene super veloci.
Nel mio caso era un secondo piatto, per una cenetta goliardica. Avevo voglia di sperimentare abbinamenti nuovi, così al classico connubio zucchine e gamberetti ho aggiunto i porri che lasciano una nota dolciastra molto gradevole :)

Ingredienti:

1 porro grande
1 zucchina e mezza
10 gamberi
1 uovo
pasta sfoglia
100 ml panna di soya
sale, pepe q.b.
olio evo q.b.
una tazzina da caffè di brandy
timo e pepe di sichuan


Procedimento:

Tagliare a rondelle il porro e a fettine sottili la zucchina (privata della parte centrale); farli rosolare in una padella con un cucchiaio di olio evo, sale e pepe di sichuan, fino a che saranno belli morbidi. Lasciate raffreddare.
Cuocere i gamberetti saltandoli in padella per pochi minuti, bagnandoli con poco brandy, lasciar freddare e salare.
Sbattere un uovo con la panna, il sale e il pepe di sichuan, precedentemente tostato e tritato.
Stendere nella teglia rotonda il disco di pasta sfoglia, adagiarvi il porro, la zucchina e i gamberi cercando di distribuirli sulla superficie più equamente possibile e versarvi il composto con la panna. Decorare con qualche fetta di zucchina in superficie, oliare e salare leggermente, ripiegare la sfoglia ai lati ed infornare a 180° per 30 minuti circa. La superficie deve essere ben dorata. Attendere che si intiepidisca per mangiarla.

domenica 8 novembre 2009

Funghi al cartoccio


I funghi al cartoccio sono la mia passione. Li ho scoperti in un ristorante di Alba qualche anno fa. In quel caso erano porcini, ma si possono cuocere in questo modo qualsiasi tipo voi preferiate. Il cartoccio fa si che il fungo non si asciughi troppo e che cuocia lentamente con il vapore che si forma all'interno. In questo modo gli aromi che si metteranno dentro andranno ad insaporire la pietanza senza risultare troppo invadenti. Inoltre è una cottura estremamente leggera e povera di grassi visto che potrete limitare estremamente il consumo di olio da preferire a cottura ultimata.

Ingredienti per due persone:

quattro funghi grandi
2/3 spicchi di aglio
sale, pepe bianco q.b.
prezzemolo, rosmaino, salvia a piacere
olio evo q.b.

Procedimento:

Accendere il forno a 180°. Pulire i funghi con un panno umido, privando la cappella dalla pellicina esterna. Adagiarli sulla carta di alluminio (lato opaco) ed insaporirli con gli aromi che più vi piacciono. Io consiglio: aglio, sale, pepe bianco (o se preferite peperoncino), olio (poco), prezzemolo, rosmarino e salvia. Chiudete il cartoccio. Ed infornate per circa 10/15 minuti. Io presento la pietanza direttamente sul cartoccio, magari con degli aromi freschi. Si può condire con dell'olio evo a crudo.

sabato 7 novembre 2009

Spaghetti aglio olio e pimenton de la vera

Quando sono famelica e vorrei mangiare prima di subito...Quando non ho nulla in casa....Quando si autoinvitano una squadra di amici a casa tua e si improvvisa una cena, di solito si offre aglio olio e ... peperoncino. Ma io che ormai sono stata soprannominata da qualcuno ;) la regina delle spezie non potevo deludervi con un peperoncino normale per cui vi presento lo spettacolare pimenton de la vera, una roba che farà leccare i baffi a tutti!!!
** Questo particolare peperoncino arrivò dall’America nell’anno 1493, insieme ad altri prodotti offerti da Cristoforo Colombo ai “Re Cattolici” nel monastero di Guadalupe, situata nell’est dell’Estremadura della Spagna; la sua diffusione è dovuta ai monaci Geronimi, del Monastero di Yuste, che durante il secolo XVI diffusero la sua coltivazione nei conventi della zona de “La Vera”.
Pimentòn de la Vera è l’unica DOP che certifica pimentòn agrodolce, ottenuto da determinate varietà di peperone (non è un miscuglio di varietà dolci e piccanti).
La caratteristica di questo peperoncino è la coltivazione tradizionale, la raccolta manuale, la macinazione in mulini di pietra e l'essiccazione a fumo su braci di legno di quercia, che conferiscono al pimentòn il tipico aroma di “affumicato”.
Ha un colore rosso brillante, un sapore intenso, penetrante con note di affumicato, il suo utilizzo è preponderante, soprattutto nel famoso "Chorizo" spagnolo e nella produzione di altri insaccati. Come condimento, è eccellente con penne all'amatriciana, con il maiale in genere, con filetti di merluzzo e lenticchie.
Ha anche effetti benefici sulla salute (proprietà antiossidanti), dimostrati scientificamente da studi recenti.


Ingredienti per due persone:

160 g di spaghetti
uno spicchio di aglio
3 cucchiai di olio evo
sale q.b.
un cucchiaino di Pimenton de la Vera


Procedimento:

Scaldare in una padella l'olio evo con uno spicchio di aglio diviso a metà e privato "dell'anima" interna. Io regolo il calore al minimo per non far bruciare l'aglio. Quando inizierà a dorare toglierlo ed aggiungere il cucchiaino di pimenton ed un pizzico di sale. Spegnere. Quando lo spaghetto è cotto (...in acqua ben salata) tuffarlo nell'olio aromatizzato e girare per far insaporire bene. Io, una volta impiattato, ho decorato con altro pimenton direttamente sul piatto. Considerate che non è piccante ma agrodolce per cui non rischierete di "avvampare".

mercoledì 4 novembre 2009

Zuppa di cipolla e paprika



Dopo la zuppa di aglio non poteva mancare quella di cipolla! In questo periodo fatto di allarmismi influenzali è bene non agitarsi, ma mettere nel piatto qualcosa che aiuti le difese immunitarie naturalmente (...non so voi ma io odio pillole e compresse...) per cui questa è un'idea gustosa per un piatto confortante e vitaminico.
Vorrei però approfondire le caratteristiche dell'ingrediente principale della zuppa perchè ne vale davvero la pena ...

**La cipolla "Allium cepa" è una pianta bulbosa della famiglia delle liliacee ed è parente del comune aglio. Si presenta come un bulbo ricoperto da una sottile membrana cartacea con colori che vanno dal giallo dorato, al rosso e al bianco. E' originaria della parte centrale dell'Asia, ma oggi è coltivata in tutto il mondo quindi esiste in numerose varietà e forme.
La cipolla oltre ad essere utile come forma preventiva antitumorale ha diverse altre proprietà. Le sostanze solforate come il selenio e il cromo e i flavonoidi presenti nella cipolla hanno la capacità di ridurre i trigliceridi e il livello di colesterolo ematico, di regolare l'aggregazione piastrinica e quindi di rendere il sangue più fluido, aiutando a prevenire trombosi e altre malattie cardiovascolari. Agisce sulla vescica e sui reni, avendo un effetto diuretico con conseguente depurazione del sangue; regola gli zuccheri ematici con efficacia pari a quella delle medicine di sintesi che vengono prescritte ai diabetici. La cipolla, mangiata cruda è molto utile per l'apparato digerente in quanto elimina i batteri patogeni presenti nello stomaco e nell' intestino favorendo la secrezione biliare e quindi il processo di digestione.
Le proprietà terapeutiche della cipolla come quelle dell’aglio, sono immense e, andrebbero meglio sfruttate in quanto a differenza dei medicinali prodotti dalle industrie farmaceutiche, non danno spiacevoli effetti collaterali.


Ingredienti per due porzioni:

due cipolle rosse piccole
una cipolla bianca
un cucchiaino di paprika
3 cucchiai di olio evo
due cucchiai di farina
due tazze di acqua
pepe bianco q.b.
un cucchiaio di dado vegetale fatto in casa
sale q.b.

Procedimento:

Mondare le cipolle e tagliarle finemente. In questo passaggio per evitare la solita lacrimazione agli occhi, provate a metter la lingua fuori (...sembra che funzioni... :). Scaldare l'olio in una pentola di coccio ed aggiungere le cipolle, girare, coprire con un coperchio e lasciar andare un quarto d'ora. Nel frattempo con il vostro dado vegetale e l'acqua bollente creare il brodo che aiuterà la cottura. Una volta che le cipolle sono ben tostate ed iniziano a far uscire la loro acqua aggiungere la farina setacciata lentamente e girando in continuazione. Far andare qualche altro minuto ed iniziare ad aggiungere il brodo pian piano a seconda delle necessità. Far cuocere un paio di ore lentamente e con uno spargifiamma, aggiungendo il sale, il pepe bianco e la paprika solo durante gli ultimi minuti di cottura. Servire calda anche con dei crostini di pane. E' buona anche il giorno dopo.

** Fonte: "Il potere curativo dei cibi" di Michael T. Murray

lunedì 2 novembre 2009

Crakers golosastri con semi di zucca a pois

Ecco, i crakers sono una di quelle cose che non siamo abituati a fare in casa ma a comprare...A dirla tutta quelli fatti in casa sono un pò diversi da quelli comprati ma c'è il vantaggio che sono più salutari (senza quegli olii idrogenati :p) e si possono aromatizzare a seconda delle preferenze.
Questi li ho fatti ...udite udite...con la pasta madre gentilmente concessa dalla golosastra :)))


...Bhe devo ringraziarla visto che è da tempo immemore che sto cercando di fare la pasta madre senza successo...Più di una volta si è suicidata :(
Quella che ho in mano ora invece è bella grintosa ed è coccolata come una bambina!!!

Ingredienti:

110 g di pasta madre
300 g di farina
acqua q.b.
un cucchiaino di malto
3 cucchiai di olio evo
un cucchiaino raso di sale integrale
due cucchiaini di semi di girasole
sale nero delle Hawaii q.b.


Procedimento:

Mescolare la farina con la pasta madre rinfrescata la sera prima, l'olio evo, il sale, i semi di zucca, il malto e l'acqua quanto basta a formare una palla compatta. Mettere a lievitare in un contenitore di ceramica coperto da pellicola trasparente e coperta di lana per un paio d'ore. Riprendere l'impasto, stenderlo aiutandovi con poca farina di grano duro che permette di dare più ruvidità all'impasto. Dopo averla stesa per metà aggiungere sulla superficie il sale nero delle Hawaii e continuare a stendere fino ad avere delle sfoglie sottili. Tagliarle ed infornare a 170° finchè non dorano.

domenica 1 novembre 2009

Tartufi di castagne al cacao

Questi dolcetti sono buonissimi. Nel web esistono varie versioni. Questa è quella di mia madre, passata poi tra le mie grinfie. Se vi piace la castagna sono certa che questi dolcetti non vi deluderanno! Poi sono vegan e veloci da fare a patto di munirsi di amici, parenti, mariti, fidanzati o chiunque voglia darvi una mano a pelare le castagne!!!




Ingredienti:

mezzo chino di castagne
3 cucchiai di rumh
3/4 cucchiai di panna vegetale (o normale)
50 g di cioccolato fondente
due cucchiai di zucchero mascobado (o malto)
polvere di cacao non zuccherata
un pizzico di sale


Procedimento:

Bollire le castagne in pentola a pressione con un pizzico di sale per trenta minuti dal sibilo. Se avrete l'esigenza di cuocere in un altro tipo di pentola raddoppiate la durata. Una volta intiepidite sbucciaterle, metterle in un frullatore, aggiungere la panna, il ruhm, lo zucchero (sostituibile anche con del malto o sciroppo d'acero) e il cioccolato fondente. Si formerà un composto omogeneo ed abbastanza sodo. Raccoglierlo in un contenitore e lasciarlo rapprendere una mezz'ora in frigo. Una volta freddato formare delle palline e passarle nella polvere di cacao non zuccherata. Riporre in frigo qualche ora, in modo da renderli più compatti. Prima di servirli toglierli dal frigo almeno mezz'ora prima.

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